Dopo Bresso un nuovo caso  di Legionella in provincia di Milano

06/08/2018

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Dopo Bresso un nuovo caso di Legionella in provincia di Milano

La legionella deve il nome all'epidemia di polmonite acuta che nell'estate del 1976 colpì un gruppo di veterani della Legione Americana riuniti in un albergo di Filadelfia causando ben 34 morti su 221 contagiati (erano presenti oltre 4.000 veterani). Solo sei mesi dopo venne identificato l'agente responsabile: un "nuovo" batterio, denominato legionella pneumophila, che fu isolato nell'impianto di condizionamento dell'hotel dove i veterani avevano soggiornato. 

La legionella è presenti negli ambienti acquatici naturali:  nei fiumi, laghi, e nelle sorgenti anche quelle termali. Ma anche in ambienti acquatici artificiali come le condotte cittadine e gli impianti idrici degli edifici, i serbatoi, le tubature, le fontane e le piscine.

 La legionella è stata individuara anche nei sistemi di climatizzazione, evaporatori, fontane ornamentali, bagni per idromassaggio (jacuzzi, spa, whirlpool), circuiti con ricircolo d'acqua, installazioni industriali munite di spruzzatori e sistemi che permettono di purificare l'aria (producendo degli aerosol, per esempio nelle cartiere), ecc.

Le condizioni più favorevoli alla proliferazione sono:

  • condizioni di stagnazione;
  • presenza di incrostazioni e sedimenti;
  • biofilm;
  • presenza di amebe.

La misura preventiva più efficace, in grado di impedire la proliferazione del batterio negli impianti sanitari, è quella di assicurare una temperatura dell'acqua calda di almeno 60 °C all'uscita del serbatoio, e di 55 °C nel sistema di tubature. La temperatura di acqua fredda, invece, deve restare al di sotto di 20 °C.

L'uomo contrae l'infezione attraverso aerosol, cioè quando inala acqua in piccole goccioline (1-5 micron) contaminata da una sufficiente quantità di batteri; quando questa entra a contatto con i polmoni di soggetti a rischio, insorge l'infezione polmonare. Finora non è stata dimostrata la trasmissione interumana diretta.

L'infezione da legionella può dare luogo a due distinti quadri clinici: la febbre di Pontiac e la legionellosi. La febbre di Pontiac ha un periodo di incubazione di 24-48 ore e si risolve in 2-5 giorni. È accompagnata da malessere generale e cefalee seguiti da febbre.

La legionellosi ha un periodo di incubazione medio di 5-6 giorni ed è molto più grave: oltre a malessere, cefalee e tosse, possono essere presenti sintomi gastrointestinali, neurologici e cardiaci e complicanze varie; nei casi più gravi può addirittura essere letale. Una polmonite da legionella non si distingue da altre forme atipiche o batteriche di polmonite, ma è riconoscibile dalle modalità di coinvolgimento degli organi extrapolmonari.

I principali fattori di rischio che favoriscono l'acquisizione della legionellosi sono:

  • età avanzata
  • il fumo
  • immunodeficienza
  • sesso maschile
  • patologie cronico-degenerative

In Italia sono stati registrati mediamente qualche centinaio di casi di legionellosi ogni anno ma si ritiene che tale numero sia in realtà sottostimato, anche perché a volte la malattia non viene diagnosticata. La malattia è letale nel 5-15% dei casi nonostante la terapia antibiotica.

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